Liz Taylor amava i gioielli. L’attrice britannica, naturalizzata statunitense, aveva una passione incredibile per gli oggetti preziosi. Il suo stile di vita profumava di glamour. Negli anni era riuscita a raccogliere una collezione degna di un museo, fra bracciali, collane, anelli, orologi. Inevitabile pensare a lei quando si guarda ad Hollywood per scoprire i piaceri dei VIP.
I suoi gioielli più importanti sono stati, però, a mio avviso i Premi Oscar alla Miglior Attrice, vinti nel 1961 per l’interpretazione in “Venere in visone” di Daniel Mann e nel 1967 per il ruolo in “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Mike Nichols.
Qualche tempo fa, l’American Film Institute ha inserito la Taylor al settimo posto tra le più grandi star della storia del cinema. Un fatto che, da solo, conferma lo spessore di questa diva. Oggi voglio guardarla da una prospettiva diversa: quella collezionistica. Del resto, quando si pensa a personaggi di tale calibro, viene spontanea la curiosità sulle loro passioni e sul loro stile di vita, per conoscerne meglio gli interessi e le debolezze umane.
La grande stella di Hollywood, scomparsa il 23 marzo 2011, aveva messo insieme una raccolta strepitosa di accessori esclusivi, frutto di un interesse travolgente per diamanti, rubini, perle ed altre gemme della natura, lavorate e incastonate dai migliori gioiellieri del pianeta.
Qualche tempo fa, una parte della ricca collezione è stata battuta all’asta da Christie’s, per decine di milioni di dollari, poi andati a una fondazione in prima linea nella lotta contro l’Aids. In quella circostanza, sotto gli occhi degli acquirenti passò un assortimento unico di lotti, legati alla storia dell’iconica attrice, i cui gusti erano di altissimo livello.
Liz aveva accumulato nel tempo una lista di capolavori davvero impressionanti. La sua competenza in materia era formidabile, spingendo Peter Sedghi, presidente di Luxury Jewels of Beverly Hills, a dire che ne sapeva più di lui sull’argomento.
Nel corso degli anni aveva posseduto alcuni dei pezzi più celebri della storia, tra cui un 33.19 carati Krupp Diamond, un 69.42 carati Taylor-Burton e il 50 carati La Peregrina Pearl, che una volta era di proprietà di Mary I d’Inghilterra. A sua firma anche una collezione, esposta in uno dei negozi a lei intestati, noto come House of Taylor, con sede a Los Angeles.
In occasione del nono matrimonio, la star americana si era presentata all’appuntamento di nozze con Jason Winters, più giovane di lei di 29 anni, con un turbante tempestato di pietre preziose. Quel copricapo di origine orientale, progettato per l’occasione da Keith Holman, brillava con un diamante centrale da 30 carati e due laterali da 20 ciascuno, inseriti in un corpo in platino. Il costo? Circa 3 milioni di dollari.
Senza arrivare a questi livelli di spesa, anche altre donne possono concedersi il piacere di qualche giornata in stile diva del cinema. Preso dalla curiosità e navigando in rete, ho trovato che a Palermo c’è un operatore di riferimento nell’ambito dei gioielli di lusso: si chiama Jewmia ed è un portale gestito da Marco Matranga. Qui si fa il noleggio online dei preziosi. E’ il primo ed unico operatore su scala europea a muoversi con questa formula.
Nel suo catalogo tante opzioni di scelta, cui si aggiungono i pezzi da mille e una notte. Grazie a questa realtà, è possibile vivere momenti piacevoli e indimenticabili, senza farsi carico dell’onere dell’acquisto. Mi sembra un’ottima opportunità. Volendo, nello stesso canale, si possono acquistare bracciali, collane, anelli e orologi a prezzi ridotti, tagliando la rete di distribuzione tradizionale. Il risultato? Una chance in più per concedersi un regalo alla Liz Taylor.