Anita Ekberg è morta. A poche ore dalla scomparsa del regista italiano Francesco Rosi, il mondo del cinema si lista ancora a lutto, piangendo la perdita della diva svedese, simbolo di bellezza ed esuberanza. Il suo nome si lega a quello di grandi registi ed attori, rapiti dal fascino intrigante di questa splendida donna.

Nata a Malmö, il 29 settembre 1931, Anita divenne un’icona del piccolo schermo con il bagno nella Fontana di Trevi, emblema di un classico del cinema mondiale: “La Dolce Vita” (1960) di Federico Fellini.

Fu allora che spiccò il volo nel mondo dei desideri, come ragazza sognata in ogni angolo del pianeta, per l’indiscutibile mix di fascino e sensualità. La scena romana, con Marcello Mastroianni, si è fissata per sempre nell’antologia della fiction.

I suoi lineamenti e il fisico statuario non faticarono ad imporsi. A 19 anni, divenne Miss Svezia. Poi Anita si trasferì negli Stati Uniti, per partecipare al concorso di Miss Universo. Non vinse, ma trovò l’occasione per entrare nel mondo della celluloide.

Dopo alcune parti minori, ecco un ruolo da protagonista nell’ultimo film di Jerry Lewis e Dean Martin, dal titolo “Hollywood o morte!” (1956), diretto da Frank Tashlin. Quell’esperienza le consegnò il premio più importante della sua carriera: un Golden Globe come miglior attrice emergente. Il riconoscimento più alto resta, però, la scena immortale della Fontana di Trevi. Ciao Anita!

Di Rosario Scelsi

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